
Certo Matteo Renzi, che parla come un disco rotto di un Paese competitivo ed efficiente, il dossier degli ultimi mesi sul caso-Italodovrebbe rileggerselo con attenzione. E, finché è in tempo, tentare un intervento in calcio d’angolo. Perché è il paradigma dell’Italia contemporanea.
Altrimenti ha ragione chi parla di corsia preferenziale per Alitalia. E non si capisce oltre tutto perché il migliaio abbondante di dipendenti di Nuovo trasporto viaggiatori – la società fondata otto anni fa da Diego Della Valle, Gianni Punzo e Luca Cordero di Montezemolo per sfidare Trenitalia sull’alta velocità – debba essere considerato meno pesante dei 970 esuberi dell’ex compagnia aerea di bandiera stuprata e lasciata in stallo ad alta quota dai capitani coraggiosi.