Correva l’anno 1827 quando gli sgherri di Don Rodrigo, il signore locale della terra in una Milano primo seicentesca, sussurravano all’orecchio del timido don Abbondio, in procinto di maritare i promessi sposi: “Or bene, questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Sono trascorsi “appena” 180 anni da quel momento di alta cultura italiana ma la parabola del curato milanese, di Renzo e della bella Lucia torna di moda nell’Italia contemporanea della crisi istituzionale, della trazione a targa Cassa Depositi e Prestiti e del ritorno dello Stato sulla finanza privata e sulle macerie dei prodotti sub-prime.