
Oggi inizia la controversa visita ufficiale a Mosca di Josep Borrell, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Sicurezza e Vice-Presidente dell’Unione Europea. L’ultima visita dello stesso livello fu organizzata soltanto nel 2017 e le ultime ore che hanno preceduto l’arrivo di Borrell in Russia sono state connotate da un crescente coro di dubbi e di perplessità. In una nota congiunta, i Ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania, hanno chiesto a Borrell di rinviare il viaggio a Mosca, ritenendo utile la messa a punto di una nuova e più incisiva azione politica e diplomatica europea nei confronti della Russia, dopo l’arresto e la condanna arbitraria di Alexey Navalny.
Simili dubbi sono stati espressi nei giorni scorsi anche dai governi di Polonia e Romania, che hanno messo in guardia l’Alto Rappresentante dell’Unione Europea sui rischi connessi all’uso propagandistico che Mosca potrebbe fare della visita e dei pericoli derivati da una legittimazione del regime in un momento di suo massimo isolamento dopo l’arresto e la condanna di Navalny. La sensibilità dei paesi che hanno conosciuto l’Unione Sovietica e il Patto di Varsavia non può certo essere facilmente derubricata e quel monito va ascoltato.