Pare – lo ha detto lui e per una volta gli crediamo – pare, dicevo, che Matteo Renzi abbia telefonato a Obama dopo aver raccattato la fiducia al senato.
L’inquilino di White House – dice il fiorentino – gli ha fatto gli auguri.
E qui si vede – se non è conscio della realtà e non abbia parlato solo ‘pour epater les bourgeoises’ – il provincialismo del povero Renzi: si vanta dell’accaduto, se ne gloria come di qualcosa di particolare, di ‘suo’.
Non sa (sarebbe drammatico) o (mi auguro) finge di non sapere che altrettanto sarebbe capitato (ed è occorso in passato) a qualsiasi altro uomo politico come lui (anche a Mario Monti!!!!!) arrivato al potere, fosse perfino – nei casi che alla Casa Bianca vanno bene – un dittatorello di una delle repubbliche una volta definite ‘delle banane’!
‘Un titolo di cavaliere e una sigaretta non si negano a nessuno’, si diceva un tempo.
Un augurio del presidente degli Stati Uniti in un consimile caso, anche.
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