La frase completa di Tacito è “Arcana imperii et dominationis “ovvero” i segreti del governo e del reggimento dispotico” (dal lat. arca = cassa chiusa).
I comportamenti e le decisioni dei governanti non sono, sovente, di facile comprensione da parte dei cittadini comuni, appaiono spesso anche misteriosi perché gli stessi non dispongono di tutte le informazioni di cui fruiscono i reggitori, notizie, specie per quanto riguarda la politica estera, che talora provengono da fonti riservatissime che, per ciò stesso, non possono, nell’interesse dello Stato, essere rivelate.
Ciò detto ci sono, però, decisioni che non appaiono essere il frutto di informazioni di tale natura bensì di errore o superficialità.
Tale ci sembra – e ci duole scriverlo – la decisione del Presidente del Consiglio, on.le Berlusconi, di far partecipare i nostri aerei alle azioni belliche contro le forze armate del Governo di Gheddafi.
Tale decisione può essere opinabile sotto il profilo dell’opportunità dopo un periodo – chiamiamolo – di “riflessione” (si forniscono le basi e si fanno operazioni di pattugliamento ma non azioni militari vere e proprie) e dell’utilità per il nostro paese ma non lo è, a nostro parere, per quanto riguarda i tempi e la forma adottati dal nostro Primo Ministro.
Che si trattasse di una decisione che poteva suscitare discussioni e contrasti non solo con l’opposizione ma anche con il principale alleato del Governo – la “Lega” – era cosa ovvia.
Non si comprende perciò il motivo di adottare improvvisamente siffatta importante decisione senza aver prima ottenuto il “placet” di quel partito.
Forse c’è un arcano che noi poveri cittadini comuni non riusciamo a penetrare… ma ci sorge il dubbio che si sia trattato “sic et simpliciter” di un errore.
Specie in questo periodo il nostro Primo Ministro dovrebbe evitare tali errori e per far ciò avere sempre a mente la frase di Tito Livio (Hist. ,25,28 ): “In rebus asperis et tenuis fortissima quaeque consilia tutissima sunt” (= “Nelle cose difficili ed in quelle lievi i consigli rigorosi danno una grande sicurezza a chi li ascolta”). Senza dubbio l’on.le Berlusconi dispone di sagaci ed onesti consiglieri (ad es. il dott. Gianni Letta) ma abbiamo l’impressione che non presti sempre loro ascolto e che il suo carattere, portato all’impulsività ed alla battuta, talora prevalga.
La carica che ricopre però non lo consente. “Cuius commoda et ejus incommoda” (=“Chi fruisce di certi vantaggi deve sopportare anche gli inconvenienti connessi”).
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