Il presidente della CEI, “l’assemblea dei vescovi” italiani, cardinale Angelo Bagnasco aveva invitato gli italiani a non votare per candidati favorevoli al diritto di scelta all’aborto delle donne.
Una interferenza spiacevole quella di oltretevere nella politica italiana. Una inteferenza a sproposito, tra l’altro, visto che si tratta di elezioni regionali e gli eletti non hanno competenza sulla materia.
Molti nel centrodestra si sono affrettati ad interpretare le parole del caedinale come una investitura della Polverini e si sono sperticati nel lodare l’intervento.
Il cardinale il giorno dopo li ha smentiti – forse costretto dal troppo clamore suscitato – bilanciando la posizione (in modo un po’ raffazzonato in verità) con dichiarazioni a favore di numerose categorie disagiate.
In questa spiacevole situazione, chi ha reagito con grande correttezza e senso dello Stato – cosa non facile, ammettiamolo, alla vigilia del voto – è stata l’associazione “FareFuturo”, vicino a Gianfranco Fini, e quindi anche alla candidata apparentemente favorita dalle parole del cardinale Renata Polverini, che ha invitato gli elettori a “non appiattirsi sulla posizione della CEI e del Vaticano”.
Tanto di cappello!