Masochismo allo stato puro, quello di Futuro e Libertà. Fare un’assemblea costituente, sapere che i media avrebbero coperto poco e male l’evento (anche per la coincidenza della manifestazione per le donne), ma concedersi una contesa fratricida e semipubblica sulle poltrone. Con il risultato che i tre quarti buoni dell’informazione relativa all’assemblea è stata dedicata a questo, non ai contenuti degli interventi e alle conclusioni di Gianfranco Fini. Il presidente del nuovo partito ha indicato la rotta che in molti auspicavamo: FLI è e sarà un movimento di centrodestra, liberale, moderato e repubblicano. Un progetto politico coerente con le ragioni fondative di quel “Popolo della Libertà” che doveva essere e non è stato, quel partito che Fini contribuì a fondare e far vincere, ma che – ai primi esercizi di pluralismo – ha mostrato l’insofferenza di Silvio Berlusconi per qualsivoglia forma di “eterodossia” culturale. Per tacere d’altro.
Tag: futuro e libertà
Una fiducia senza sbocco. Il Cav. non è più il “leader globale” del centro-destra
Noi siamo centrodestra: dopo falchi e colombe, sia il tempo delle aquile
(articolo pubblicato su www.libertiamo.it) Tramontata ormai da tempo la speranza che il Cavaliere possa essere, se non l’artefice della tanto evocata “rivoluzione liberale”, quantomeno il padre costituente di un grande partito liberale e moderato di taglio europeo, il voto di…
Una radicale a Perugia. Ad ascoltare.

Ho preso parte alla convention di FLI a Bastia Umbra, in provincia di Perugia. Per esplorare, per ascoltare.
Non bisogna essere dei politologi per capire che il movimento all’interno del centrodestra è il segnale di una crisi sistemica destinata a sparigliare le carte per tutti. Io, da radicale e liberale, ho voluto “mettermi in ascolto”, seduta tra gli altri diecimila partecipanti (tutti a proprie spese!) a questa tappa del percorso fondativo del nuovo partito targato Fini.