Quando è cominciato l’inarrestabile declino prima di tutto culturale e solo successivamente e per necessaria conseguenza economico del mondo occidentale?
Come ho già più volte detto e scritto, nella seconda metà degli anni Cinquanta del trascorso Novecento, anche se è solo con il trascorrere dei decenni che le oggi a tutti evidenti nefaste ripercussioni si sono mano mano appalesate nei più differenti campi.
E’ difatti in quel triste quinquennio che a livello mondiale, in campo culturale come in quello economico e commerciale, il fino ad allora dominante francese viene sostituito dall’inglese.
Alla lingua connaturale, assieme al già tramontatissimo, internazionalmente parlando, italiano, al canone occidentale (del quale, peraltro – magnifica contraddizione – William Shakespeare è stato con Dante Alighieri la migliore espressione) si sostituisce il linguaggio massimamente mercantile d’Albione.
Da lì in poi, la discesa.
Impegnato per lunghi anni dall’azzardo, ebbi a cogliere il mutamento anni dopo, allorquando nei casinò ai romantici ‘giochi francesi’ si sostituirono mano mano quelli ‘americani’.
Roulette piccole con due zeri e una differente collocazione dei numeri, per cominciare.
Giochi in qualche modo ‘violenti’ per la rapidità con la quale si arriva all’esito.
Soprattutto e a seppellire il precedente incanto, le slot machines.
Orrore, definitivo orrore!!!
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