I passeggeri di quel transatlantico ,consapevoli dell’imminente naufragio e dell’inevitabilità dell’evento , continuarono a ballare fino alla fine.
Ci sembra che gli Italiani o ,sicuramente , la loro classe dirigente si comportino allo stesso modo .
La speculazione internazionale attacca la nostra economia ,gli scandali si succedono sia tra le fila del centro-destra che tra quelle dei partiti di sinistra , è stata approvata una manovra che sembra far sostenere i sacrifici necessari solo alla popolazione ma non ai c.d. rappresentanti del popolo a livello sia nazionale che locale( e in questo si è raggiunta ,complice la notte, l’unanimità di tutte le forze politiche) . E questo è un fatto molto grave perché è una manifestazione di egoismo e d’insensibilità che accresce la sfiducia dei cittadini (ed anche dei mercati ) nei confronti della nostra classe dirigente.E’ anche ,in ultima analisi ,il segno dell’incapacità di pensare al bene del Paese e ,come scrivemmo di recente (v.”Ce la faranno i nostri eroi …? ” in “Cartalibera “ del 28 giugno u.s. ), la prova dell’avvenuto radicamento nella nostra società di una forma diffusa di disonestà che ci può condurre in tempi brevi alla decadenza.
Occorre perciò un sollecito colpo d’ali . E’ cioè impellente dare agli Italiani ed ai mercati un segno non equivoco di riscossa soprattutto morale .
Dato che i tempi stringono poiché gli speculatori sono sempre alle poste si dovrebbe innanzi tutto procedere immediatamente alla sostituzione del titolare del Ministero della Giustizia ed alla nomina di quello degli Affari Europei scegliendo persone ,anche non parlamentari ,d’indiscusse qualità .
In secondo luogo – cosa piu’ importante- il Primo Ministro dovrebbe rassegnare le dimissioni dopo essersi ,però,assicurato che il timone vada in mani giuste. Il suo sacrificio sull’altare del principio che ”Salus reipublicae suprema lex esto “ (= la salvezza dello Stato sia la prima legge ) ,di cui facemmo cenno nel nostro scritto del 9 giugno u.s. (“ Mala tempora currunt –Che fare ?” in “Cartalibera “ ), verrebbe , infatti, apprezzato all’interno ed all’estero ,gli arrecherebbe probabilmente anche vantaggi per quanto attiene alle sue faccende giudiziarie e contribuirebbe sicuramente a rasserenare il clima politico e ,per ciò stesso , a calmare gli attacchi speculativi verso il nostro Paese e ,per conseguenza, a favorire la ripresa economica (nonché a rasserenarlo personalmente con vantaggi per la salute ).
Sarebbe un gesto meritevole di stima che farebbe dimenticare i suoi non pochi errori e di cui il popolo italiano gli sarebbe grato.
Il problema principale affinché una tale ipotesi possa concretizzarsi è ,però , la scelta del successore.Questi dovrebbe essere ,infatti, persona molto autorevole e disposta ad accollarsi un compito da “far tremar le vene e i polsi “. Non ce ne sono molti in circolazione !
E’ da sperare tuttavia che ci sia ancora qualcuno che “vincet amor patriae , laudumque immensa cupido “(=vinca l’amor di patria e la brama delle lodi ). Soprattutto l’amor patriae !
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