L’elenco dei “desiderata” sarebbe piuttosto lungo, ma siccome “l’ottimo è –come si suol dire –il nemico del bene “ci sforzeremo di condensare in questo scritto quel che ci sembrano essere suoi più probabili desideri..
1- Il governo ed i candidati del centro – destra al prossimo ballottaggio dovrebbero riassumere in uno stringato documento quel che hanno fatto d’importante e quel che intendono realizzare nel prossimo avvenire indicando, là dove possibile, delle scadenze. Il tutto dovrebbe essere redatto in maniera chiara con dovizia di cifre e non nascondendo gli eventuali fallimenti ma indicandone “onestamente“ le cause (gli elettori sono, infatti, abbastanza avveduti da comprendere chi bara). Forse c’è ancora tempo per farlo! ;
2- Attenuare da parte del Presidente del Consiglio i toni dei suoi attacchi – peraltro non del tutto ingiustificati-alla Magistratura. E’ controproducente ;
3- Procedere ad una revisione della classe dirigente del P.D.L. che non sembra essere, nel complesso, di grande spessore. I quadri ed i candidati dovrebbero essere scelti non in base alle amicizie o al numero dei tesserati che controllano ma in forza di ”indubbie“ qualità professionali e morali ;
3- Intensificare la lotta alla criminalità organizzata che strangola il Meridione e si è diffusa anche nel Settentrione introducendo, ove fosse necessario, anche una legislazione speciale. I cittadini l’accetterebbero “se“ fossero convinti della bontà delle finalità ;
4- Accentuare la lotta all’evasione ed all’elusione fiscali creando, ad es., l’interesse del contribuente a pretendere il rilascio di fatture in quanto i relativi importi sono poi deducibili così come avviene in molti altri paesi;
5- Concentrare su pochi selezionati centri di ricerca le risorse pubbliche. Non possiamo più permetterci gli aiuti a pioggia ed occorre ben retribuire i ricercatori ché altrimenti espatriano. Così subiamo una duplice beffa: i contribuenti italiani hanno in gran parte sostenute le spese della loro formazione ed i frutti (spesso anche brevetti di valore) li raccolgono i paesi nostri concorrenti;
6- Accelerare la riforma del sistema universitario dove il danaro pubblico viene sprecato nel mantenere numerosissime sedi secondarie (ora le comunicazioni nell’ambito regionale sono agevoli mentre mancano i pensionati universitari a basso costo per i meno doviziosi) e corsi inutili;
7- Rendere più meritocratico l’insegnamento secondario (spesso le promozioni sono considerate quasi un diritto ) , migliorare le scuole professionali e concedere incentivi ad artigiani ed imprese che consentano ai neo-diplomati d ‘effettuare periodi di apprendistato. Siamo di fronte ad un assurdo circolo vizioso : per assumere i datori di lavoro pretendono che il candidato abbia esperienza lavorativa ma non consentono ai giovani di fare pratica perché un apprendista fa perdere tempo e costa. E nel frattempo mestieri anche redditizi stanno scomparendo per carenza di giovani leve.
L’elenco potrebbe continuare ma crediamo che i cinque lettori che hanno resistito fino a questo punto esclameranno: “questa è una vox clamantis in deserto. Ergo de hoc satis (= di questo ne abbiamo abbastanza )”.
Chiediamo perciò venia e ci congediamo .
454 comments for “Cosa probabilmente desidererebbe un “quisque e populo” (=un cittadino qualunque ), che facessero i Governanti”